![]() Pitture e artisti |
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Articolo del critico d'arte
Anna Rita Delucca
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L'Astrattismo definisce un tipo di arte che si allontana definitivamente dal descrivere la realtà oggettiva prediligendo per converso, la pura essenza della composizione e del colore.
Si tratta di un genere creativo nato nel Novecento e che sovvertì, a quel tempo, tutte le concezioni tradizionali di valore artistico basate sulla ‘figura reale’.
Le fonti da cui gli artisti estraevano i loro argomenti teorici erano diverse e riflettevano le ansie sociali e intellettuali in tutte le culture occidentali del tempo.
Oggi, nel secondo millennio, le cose pare siano un po’cambiate e molti artisti continuano a realizzare opere caratterizzate dalla dinamica astratta ma con un significato diverso da quello dei loro predecessori.
E’ il caso della pittrice Dolores Prencipe: una personalità intrisa d’atmosfera calda e meditativa, ereditata dalla sua terra d’origine, la Puglia ma commista di colori e passione dell’Africa, in cui ha viaggiato e soggiornato a più riprese per conoscerne
nel profondo, le radici.
Attualmente l’artista vive a Bologna dove mette in pratica una sperimentazione dinamica delle culture che ha assorbito e vissuto nel
passato, unendole ad un assiduo studio filosofico e psicologico dell’arte, rapportato agli accadimenti del mondo che la circonda.
Uno studio che comunque, approfondisce le circostanze degli accadimenti osservandole da un punto di visione diverso: l’analisi della realtà ‘trasformata’.
La realtà non ha più importanza in quanto tale ma occorre confrontarla con la sua stessa essenza , con il suo significato oltre il tangibile .
La realtà colta con atteggiamento leggero,
non offuscato dalle angosce del vivere ma guardata con l’occhio sereno e puro del fanciullo interiore che sta in ognuno di noi, per poterne carpire l’essenza più pura, fuori dal tempo o meglio , al di là del tempo, senza più un concetto di spazio serrato ma ciò che conta è l’essenza più libera della realtà e della natura.
L’astrattismo per lei è orientato soprattutto sull’aspetto compositivo d’insieme: tutto è ordinato ed elegantemente gestito, anche quando getta pennellate apparentemente istintive sulla tela coloratissima ma dosata, mai casuale: il cromatismo infatti, determina in toto l’assetto costruttivo dell’immagine e contribuisce efficacemente a creare una dimensione che esce fuori dal tempo e dallo spazio.
La rappresentazione astratta è sempre e comunque collocata in un’idea di tempo e di spazio completamente autonomi ma si tratta di una rappresentazione non priva di
‘presenze’, celate o rivelate - in qualche caso - attraverso vaghe figure appena accennate, quasi invisibili, che si scorgono soltanto soffermandosi ad osservare attentamente l’impianto scenico; in altri casi si riscontrano con evidenza, nell’applicazione di materiali ed oggetti o ancora, tramite l’utilizzo di tecniche miste.
La riflessione sul concetto di spazio/tempo, la pacata denuncia alla superficialità, alla corsa frenetica di una società che ormai da troppo tempo sta perdendo i suoi fondamentali punti di riferimento, viene evidenziata dall’artista attraverso la rappresentazione astratta di soggetti che lentamente si rivelano all’osservatore e lo invitano a non essere e frettoloso ma a soffermarsi e dolcemente, a meditare.